Torricella Peligna Abruzzo Adventures
Sorge a poco meno di 1000 metri di altitudine tra le valli dei fiumi Sangro e Aventino, affacciata sulla majella ed il mare Adriatico.
Sepolture italiche rinvenute nelle campagne circostanti, unite alla scoperta di una tomba di un guerriero con relativo corredo databile anteriormente al VI secolo a.C., fanno ipotizzare una frequentazione del territorio già nel periodo protostorico. Oggi meta soprattutto degli amanti della natura e delle escursioni in montagna, il borgo presenta anche interessanti palazzi ottocenteschi e diverse chiese di interesse storico. Ha dato i natali a personaggi illustri come Vincenzo Bellini senior, nonno dell’omonimo musicista catanese; Ettore Troilo, fondatore della gloriosa Brigata Maiella; Nicola Fante, padre del famoso scrittore John Fante al quale ogni anno è dedicato il festival letterario “Il Dio di mio padre”.
Cosa Visitare
Chiesa parrocchiale di San Giacomo
Eremo di San Rinaldo
Santuario della Madonna delle Rose
Area Archeologica di Juvanum
Castello di Roccascalegna
Pineta Comunale
La Torre
Cosa Mangiare
La tradizione culinaria di questa parte della provincia di Chieti vede nella pasta un alimento fondamentale, sia nella versione secca (grazie anche alla presenza di alcuni dei principali produttori mondiali), sia nella variante fresca proposta nei diversi formati come sagnette, tacconcelli, rintrocili, cavatelli o maccheroni alla chitarra, magari conditi con ragù misto di carne di manzo, maiale o agnello. Tra i formaggi, la caciotta frentana è forse la tipologia a latte vaccino intero semi stagionato più antica e diffusa sul territorio, mentre il salsicciotto frentano e la salsiccia a campanella (di carne o di fegato) rappresentano le principali specialità per quanto riguarda i salumi del Sangro Aventino, da servire con una fetta di pane realizzato con farina da grano di varietà Senatore Cappelli coltivato in montagna oppure con un pezzo di pizza scima, ovvero senza lievito. Infine, tra i dolci, i fiadoni non possono mancare sulle tavole familiari della provincia di Chieti. Si tratta di rustici a forma di ravioli preparati con un impasto di uova, olio, vino bianco e farina, con un ripieno a base di vari formaggi, principalmente quelli a pasta dura come rigatino e pecorino, uova e spezie diverse.