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Pescocostanzo

Pescocostanzo Abruzzo Adventures


E' al centro di una zona conosciuta come Altipiani Maggiori d'Abruzzo. E' immerso nel territorio del Parco nazionale della Maiella, tra immensi e silenziosi pascoli che sono alla base dell’insediamento umano e dello sviluppo dei centri abitati sorti nel tempo in questi luoghi di montagna.

Un gioiello prezioso tra gli insediamenti “minori” italiani, un borgo antico, esempio eccellente di conservazione di architettura civile e religiosa. Difficile immaginare un centro così piccolo e in posizione così elevata che raccolga in sé tanti elementi di importanza storica, artistica e culturale, tanti aspetti di rilevante interesse per chi indaga sui fenomeni di conservazione-trasformazione di una antica comunità sociale, tanti i motivi di forte richiamo e possibilità di “fruizione” per il turista. Partendo dal bellissimo paesaggio in cui è immerso, si arriva al cuore del borgo e si resta incantati dai dettagli urbanistici e dalle architetture, eleganti e ben conservate. Il monumento più insigne è la Basilica di Santa Maria del Colle, una delle chiese più interessanti di tutta la regione, grazie agli elementi di grande pregio artistico che custodisce al suo interno. Ma la bellezza non si ferma qui: da vedere, altre chiese, palazzi, botteghe, fontane e strade a lastroni in pietra. Infine, qui è rimasta intatta l’antica tradizione artigiana, da scoprire fermandosi incantati a osservare i gesti sapienti di chi lavora la materia con passione e maestria.

Cosa Visitare

Basilica di Santa Maria del Colle
Chiesa di Santa Maria del Suffragio dei Morti
Chiesa della Madonna delle Grazie
Chiesa di Sant'Antonio Abate
Chiesa di Gesù e Maria
Chiesa di Santa Maria del Carmine del XVIII secolo
Palazzo Fanzago
Eremo di Sant'Antonio di Padova
Bosco di S. Antonio

Cosa Mangiare

La gastronomia di questo territorio trae il suo punto di forza dalle attività agricole e pastorali praticate con dedizione da intere generazioni. Tra i primi piatti, oltre alla pasta fatta a mano come gnocchi, tacconelli e tacconi, durante l’inverno primeggia la polenta condita con carne di maiale soffritta o con ragù di castrato. In primavera si prediligono le minestre con verdure di montagna (orapi e cicoria selvatica) o con legumi. I mostaccioli, le scaglie (brutti ma buoni), le pigne pasquali, gli amaretti, le pizzelle e, nel periodo di carnevale, la cicerchiata ricoperta di miele degli Altipiani, sono solo alcuni degli irresistibili dolci.

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